PSM 2.0: Un territorio che punta a uno sviluppo economico equilibrato

A Funo di Argelato il terzo incontro

Il territorio crescerà se le Istituzioni faranno sistema con la comunità. Un territorio giovane, a forte vocazione agricola composto da 15 comuni accorpati nelle due Unioni Reno Galliera e Terre di Pianura, che punta a uno sviluppo economico equilibrato che sappia creare occupazione, ma anche allo sviluppo di settori non tradizionali come il turismo e la cultura.

E’ quanto è emerso, giovedì 28 gennaio, nel terzo incontro a Funo di Argelato del ciclo “La voce delle Unioni”, un percorso per raccogliere idee e proposte per il nuovo PSM, il Piano strategico metropolitano.

Durante la tavola rotonda, sono intervenuti i protagonisti delle realtà locali – tra cui il Centergross, Interporto, Nexus, Bio On, Consorzio della Patata di Bologna D.O.P. - che hanno delineato il quadro del territorio a partire dalle sue eccellenze. Da quelle socio sanitarie come la Fondazione Seragnoli- Hospice di Bentivoglio e il Centro Protesi Vigorso di Budrio a quelle culturali che, nel mettere in rete musei, teatri, biblioteche e rassegne hanno il loro punto di forza.

 
 

Eccellenze che chiedono di non essere lasciate sole, che chiedono implementazione delle infrastrutture, semplificazione, integrazione, sostegno ai giovani e alla ricerca, e soprattutto sinergia con il territorio.

“Con l'incontro di ieri sera al Centergross – ha commentato il sindaco metropolitano Virginio Merola - siamo giunti a metà del percorso di ascolto che abbiamo costruito con l'obiettivo di individuare le future strategie per lo sviluppo del territorio. Abbiamo affrontato i principali temi strategici e ascoltato proposte innovative e idee per stimolare la conoscenza delle nostre eccellenze che a volte sono più note nel resto del mondo che non a casa nostra. Ad esempio accolgo con favore la proposta di costituire una fondazione di partecipazione che coinvolga anche soggetti privati e che metta a sistema i numerosi e importanti musei presenti nei comuni delle Unioni Reno Galliera e Terre di Pianura. Dai primi tre appuntamenti emerge un quadro della Città metropolitana che viene confermato anche dai dati dei questionari compilati fin'ora dai cittadini, un'identità metropolitana che corrisponde a quei legami esistenti tra comune capoluogo e provincia”.


Il questionario indaga la visione che i cittadini hanno del territorio metropolitano, una federazione di 55 Comuni e 8 Unioni, un milione di abitanti, 480 mila famiglie e 85 mila imprese attive su un’area di 3.700 kmq. Sei le domande, con la possibilità di dare risposte multiple. La prima è quella sui temi strategici per il futuro: il 48,5% indica l’ambiente, il 47,57% la mobilità, il 37,4% lo sviluppo economico. Agroalimentare (60,2%), meccanica (52,5%) e turismo (30,4%) sono invece i settori economici del territorio specifico di chi ha compilato il questionario, che possono essere importanti per l’intera area metropolitana. E quali sono allora i punti di forza di tutta la Città metropolitana? L’offerta culturale (45,1%), innanzitutto, e poi i servizi sanitari (43,9%) e la qualità della vita (43,2%).

 

Ambiente, mobilità e sviluppo economico: sono questi, secondo i cittadini, i settori su cui puntare per far crescere il territorio metropolitano di Bologna. Un territorio “solidale e accogliente”, secondo i primi risultati del questionario on line lanciato a metà dicembre dal PSM (Piano strategico metropolitano) e fino a oggi compilato da oltre mille persone (esattamente 1.011): il 52,2% sono uomini, il 63,7% ha tra 35 e 64 anni. Il 50,1% ha una laurea o un titolo superiore, il 53,3% è un lavoratore dipendente.


I bolognesi sembrano avere le idee chiare anche su quelli che sono i problemi e l’identità del territorio. Per quanto riguarda i fattori critici, il primo è il traffico con le infrastrutture per la mobilità (52,1%), seguito da inquinamento (37%) e degrado urbano (33,7%). Le usanze locali e la tradizione (49,3%), il benessere e la qualità della vita (36%), l’accoglienza e la solidarietà (35,3%) sono, invece, i valori fondanti dell’essere bolognese secondo le oltre mille persone che finora hanno risposto al questionario. E che si sentono “abbastanza” (39,3%) o “molto” (19,7%) cittadini metropolitani, solo l’8,8% lo è “per niente”.

Mercoledì prossimo 3 febbraio, quarto appuntamento a Zola Predosa del ciclo “La voce delle Unioni”, attraverso cui si vogliono raccogliere idee e proposte, individuare future strategie per lo sviluppo e costruire insieme il nuovo PSM.

Il Piano strategico metropolitano è presente sui principali social. La pagina Facebook ufficiale è Piano Strategico Metropolitano di Bologna, mentre il profilo Twitter è @PSMBologna con hashtag #PSMBO2016

 

Il questionario da compilare