PER NON PERDERE LA STRADA

 

Nel periodo 2009-13, il tasso annuo di dispersione scolastica e formativa nell’area metropolitana di Bologna si attesta sul 2,6% dei ragazzi di età compresa fra i 14 e 17 anni (in termini assoluti circa 800 giovani): questo è quanto emerge dal Report dell’Osservatorio sulla scolarità metropolitano e di questo si è discusso al seminario PER NON PERDERE LA STRADA...Riflessioni su percorsi e pratiche di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e formativa, tenutosi giovedì 10 marzo all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna.

Il seminario, che rientra nelle azioni per l’attuazione del progetto PSM La promozione della riuscita formativa di tutti gli adolescenti e i giovani, è stato promosso dalla rete territoriale creata dai progetti europei ATOMS e SAS, composta da: Città Metropolitana di Bologna (Servizio Scuola e Formazione e Servizio Politiche Sociali), Comune di Bologna, Distretti, Azienda USL Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, Istituti Scolastici, Centri di formazione Professionale del sistema IeFP.

 

Nel corso della mattinata i relatori si sono interrogati sui contesti di vita che innescano processi di dispersione (Giulio Caderna, Carlotta Bellomi, Barbara Giullari) e hanno proposto azioni e suggestioni per favorire la riuscita scolastica secondo un complesso modello multidisciplinare (Giovanna Guerzoni, Alessandro Tolomelli, Giovanni Schiavone, Marilena Pillati, Mariagrazia Contini).

I ragazzi dispersi o a rischio dispersione sono una cartina tornasole di un sistema comunitario in crisi e devono essere considerati una risorsa per il territorio: operare nella e con la scuola è un’opportunità per comprendere cosa c’è fuori. È necessario quindi creare un sistema istituzionale di reti durature e paritarie fra professionisti, fra persone che, al di là delle differenti istituzioni che rappresentano, si coordinino sia per ascoltare e indirizzare i ragazzi fragili ad assolvere il loro diritto-dovere scolastico e formativo sia per sostenere insegnanti/educatori nella definizione di una strategia comune e condivisa di orientamento e sostegno dello studente, a partire da occasioni di aggiornamento dei docenti stessi.
Fare rete significa anche cucire e consolidare le relazioni tra scuola e territorio, perché il benessere degli adolescenti e la riuscita formativa non devono essere considerati prerogativa degli specialisti, ma dell’intera comunità, perché competenze qualificate dei giovani d’oggi garantiscono il futuro sviluppo economico e sociale del territorio.

 

Questi temi saranno al centro dell’Accordo metropolitano per la promozione del benessere degli adolescenti e della riuscita scolastica (di cui è annunciata la sottoscrizione), nel quale saranno definite politiche di promozione del successo formativo, che garantiscano il diritto allo studio e all'apprendimento, e la crescita inclusiva per tutti i giovani, attraverso la progettazione partecipata, la continuità di luoghi di confronto e di programmazione congiunta che consentono di accedere a finanziamenti, anche europei, in maniera mirata ed efficace.