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La salute dei cittadini e delle cittadine per un nuovo modello sociale, socio-sanitario e sanitario territoriale
Nel mondo che verrà, la salute non sarà solo cura o ospedale: sarà il risultato delle nostre città, del modo in cui abitiamo, respiriamo, ci muoviamo e lavoriamo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre il 70% delle determinanti della salute derivi da fattori urbani: aria, alimentazione, ambiente, relazioni sociali, casa.
In un contesto segnato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento dei bisogni di cura e dalla necessità di garantire la sostenibilità dei sistemi di welfare, Bologna metropolitana deve diventare un progetto unitario vocato alla salute urbana, in cui sanità, welfare, mobilità, verde, sicurezza urbana e innovazione si integrano in un unico ecosistema di benessere collettivo.
La sfida più complessa sarà quella di garantire salute, prossimità e benessere a tutte e a tutti in un tempo di invecchiamento, disuguaglianze e crisi ambientali, attraverso un modello integrato di servizi sociali, sociosanitari e sanitari e rafforzando il lavoro con le comunità nei diversi contesti territoriali. Oltre alla necessità di trasformare la sanità pubblica, la cui centralità è strategica, in un’alleanza tra istituzioni, comunità e territorio, capace di prevenire prima di curare, ascoltare prima di gestire. Una città e dei territori che guariscano e una comunità che curi, pensando anche di utilizzare l’intelligenza artificiale e il supercalcolo per migliorare la prevenzione, mappare le fragilità territoriali, pianificare risposte mirate, garantire trasparenza e governance etica dei dati sanitari.
In tema di invecchiamento, contrasto alle solitudini e nuove fragilità, sarà fondamentale investire su città e territori longevi e solidali, considerando la fragilità un diritto e la salute come un patrimonio collettivo, non solo individuale.
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