La visione

Tanti sguardi, un orizzonte comune

La Città metropolitana di Bologna, per legge, è chiamata, con responsabilità diretta e propria, a governare e garantire la crescita armonica, programmata e organizzata dell’intera area, l’erogazione di prestazioni ai cittadini per i principali servizi a rete, alla realizzazione, manutenzione e all’incremento delle infrastrutture (materiali e non) del territorio.

Per perseguire le proprie finalità, la Città metropolitana opera nelle materie di sua competenza, con poteri e strumenti differenziati, che vanno dalla gestione diretta alla programmazione, dal coordinamento all’indirizzo. La Città metropolitana di Bologna, in ragione della sua forma istituzionale, agisce in costante connessione e in accordo con i Comuni e le Unioni, i cui amministratori, in sede d’area vasta, sono chiamati a compiere scelte su temi e politiche di livello ultra-municipale, e devono quindi saper alzare lo sguardo e decidere nell’interesse dell’intero territorio. 

D’altra parte, come ente differenziato, si relaziona unitariamente e direttamente con la Regione, con lo Stato e con le altre città europee e opera, nei settori che lo richiedono, in accordo con altri territori, seguendo le traiettorie delle persone, del lavoro e dell’efficienza.
La Città metropolitana di Bologna opera per interrelazioni con altri ambiti, con altre istituzioni, con gli attori della società civile e dello spazio economico e, al proprio interno, interviene secondo geografie variabili, prestando attenzione alle fragilità, alle specificità e alle vocazioni. 

Il PSM 2.0 costituisce, dopo lo Statuto metropolitano, l’atto fondamentale per la costruzione di una Città metropolitana che risponda a questa visione.
Per ciò, guarda al futuro ma si concentra sull’immediato, sul nuovo ente che adesso inizia a prendere davvero forma, guidandone la costruzione in modo coerente alle finalità istituzionali generali attribuitegli dalla legge e all’identità che in queste terre gli è stata riconosciuta.

 

In questo senso il Piano segna un cambio di direzione importante per tutta l’area metropolitana, fornendo per la prima volta una cornice unitaria in cui istituzioni e operatori condividono strategie di lungo periodo e obiettivi e linee di intervento di medio termine, individuando nella sostenibilità, nella inclusività e nella attrattività le dimensioni fondanti del PSM 2.0.

Queste tre dimensioni sono perseguite in via prioritaria, in modo coeso e coordinato tra le diverse politiche settoriali, e danno corpo a un’azione integrata sia in verticale, tra diversi livelli di governo, che in orizzontale, cercando l’apporto e l’azione coordinata delle forze private, economiche e non.

 
 
descrizione schematica