Ripensare la mobilità per migliorare la qualità della vita
SCENARIO
Ogni giorno nell’area metropolitana bolognese il 59% degli oltre 2,7 milioni di spostamenti viene effettuato con il mezzo privato (auto+moto) e solo il 5% avviene con l’utilizzo della bicicletta; inoltre il 30% di quelli effettuati in auto è inferiore a 1 km (10 minuti a piedi). Dati che, da un lato, rappresentano elementi di forte criticità per la vivibilità urbana e per la qualità ambientale, e dall’altro registrano un potenziale di incremento significativo dal punto di vista della mobilità dolce.
OBIETTIVI
Riduzione del 40% delle emissioni climalteranti nell’area metropolitana di Bologna nel 2030: per ottenere questo risultato occorrerà trasferire 440.000 spostamenti al giorno dalle auto e moto private ad altre modalità di trasporto sostenibile. Un obiettivo ambizioso, che potrà essere raggiunto realizzando un trasporto pubblico in grado di garantire una reale alternativa per gli spostamenti medio-lunghi, affidabile, efficace nel connettere i territori, efficiente ed economicamente vantaggioso.
Occorre incentivare i cittadini a rinunciare all’auto, abbassando al 43% gli spostamenti con il mezzo privato, dando spazio a percorsi ciclabili, e ridisegnando gli spazi urbani per renderli attrattivi ai pedoni. L’obiettivo è aumentare sensibilmente gli spostamenti a piedi e in bicicletta per portarli entro il 2030 a una quota del 37% (oggi siamo a 22% piedi e 5% bici) in città metropolitana.
Il trasporto pubblico metropolitano
Mille destinazioni, un solo biglietto: il trasporto pubblico 2.0
Il PSM 2.0 individua il Servizio Metropolitano Ferroviario come fulcro per gli spostamenti metropolitani.
Il piano prescrive una tariffazione integrata che permetta, con un unico titolo di viaggio per tutti i servizi di trasporto pubblico, di effettuare tutti gli spostamenti quotidiani, mettendo in connessione Servizio Metropolitano Ferroviario, bus extraurbani, tram e bus urbani.
Occorre migliorare e aumentare il servizio, prevedendo una miglior distribuzione degli orari e l’intensificazione delle corse nelle ore di punta; il miglioramento e/o l’introduzione dei servizi serali/notturni e festivi per coprire capillarmente il territorio dell’area metropolitana. E’ necessario inoltre ammodernare il parco mezzi e migliorare l’accessibilità e la messa in sicurezza delle fermate.
Per l’area urbana centrale si deve sviluppare una progettazione integrata per lo sviluppo della rete tranviaria.
Gli interventi per la mobilità privata sostenibile
Rinunciare all’auto per far respirare le città e guadagnare tempo di vita
Per ridurre l’utilizzo del mezzo privato va riorganizzato il sistema della sosta e la sua tariffazione, introducendo nuove politiche di road pricing che scoraggino un uso non necessario del mezzo proprio.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) intende portare il consumo di suolo per la realizzazione di nuove infrastrutture stradali allo 0% nei prossimi 10 anni (escluso il consolidamento delle infrastrutture già pianificate), e ridurre gli incidenti stradali di almeno il 50% entro il 2020, con l’obiettivo di raggiungere 0 incidenti nel 2030. Occorre privilegiare il potenziamento/completamento delle strade già esistenti, riconvertendo a spazi per la mobilità sostenibile gli assi stradali liberati, inserire infrastrutture verdi, indispensabili per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Per la mobilità elettrica e a basso impatto si intende elaborare uno specifico piano d'azione con l'obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 50% del parco circolante privato e il 100% del parco pubblico.
Muoversi a piedi
Un obiettivo concreto: restituire gli spazi ai cittadini
Il PSM 2.0 intende realizzare le condizioni affinché spostarsi a piedi diventi il modo più comune e naturale di muoversi, eliminando barriere e mettendo in sicurezza i percorsi.
Attraverso campagne di formazione e sensibilizzazione, occorre creare una nuova generazione di camminatori, anche tra i fruitori occasionali della città, come i turisti.
Per farlo occorre creare zone pedonali ampie e diffuse, percorsi pedonali belli e sicuri senza interruzioni e barriere (a partire dai percorsi casa-scuola, allontanando le autovetture dagli ingressi delle scuole).
La bicicletta come scelta di mobilità competitiva
Spostarsi in bicicletta un vantaggio per tutti, anche per il territorio
L’obiettivo che si pone il PSM 2.0 è quello di non far sentire più il ciclista un “utente debole”, ma un “utente privilegiato” non più confinato dentro una ciclabile ma sicuro ovunque, rispettato dagli altri utenti e non in competizione con loro, consapevole dei vantaggi che può ottenere muovendosi in bici e capace di godersi i benefici che ricadono anche sulla collettività.
Occorre dunque creare lungo i principali assi dei centri abitati corridoi ciclistici, attrezzati con la segnaletica e le indicazioni necessarie per percorrerli in sicurezza, e corridoi di connessione tra centri urbani, centri urbani e frazioni, poli industriali e principali servizi.
Il Piano promuove inoltre il cicloturismo e il ciclo escursionismo, individuando i principali corridoi turistici connessi e integrati con gli itinerari regionali, nazionali ed europei. Vanno infine potenziate le forme di incentivazione all’acquisto di bici elettriche e non.
La promozione di una logistica sostenibile
Trasportare le merci in modo sostenibile ed ecologico
Attraverso il Piano Urbano della Logistica Sostenibile (PULS), la Città metropolitana pianifica le misure di livello metropolitano e urbano per una razionalizzazione anche del trasporto merci in un’ottica di sostenibilità.
Le principali azioni su cui intervenire sono la promozione della logistica su ferro, da considerare prioritaria, il rinnovo del parco mezzi per il trasporto merci, la gestione del trasporto merci nell'ultimo km e nelle ZTL con veicoli a basso impatto. Ancora l’ottimizzazione della logistica delle merci a corto raggio (50-60 km) e la piena sinergia con l’Interporto per il rilancio del trasporto su ferro.
A tali linee di azione è fondamentale aggiungere la condivisione di strategie e la sottoscrizione di accordi specifici con le grandi piattaforme intermodali presenti, in particolare Aeroporto e Interporto.