Salute, welfare, benessere

 

Un nuovo sistema di welfare metropolitano

Condividere metodi e strumenti per sviluppare strategie di welfare

 

SCENARIO

Le recenti riforme nazionali e regionali in materia di welfare hanno introdotto nuovi strumenti di supporto alle fasce più deboli della popolazione: al reddito di inclusione, istituito a livello nazionale, si affiancano il RES (reddito di solidarietà) e il sostegno all'occupazione di persone in condizione di fragilità, istituiti dalla Regione Emilia-Romagna. Ma, al di là della povertà estrema, esiste un rischio oggettivo di impoverimento della classe media, che può determinare lo scivolamento di un numero elevato di cittadini (attualmente se ne stimano circa 165.000 a livello metropolitano) nella povertà assoluta.

Uno dei principali fattori di fragilità sociale, oltre alla mancanza di un reddito da lavoro, è la mancanza di una abitazione, garanzia di una vita dignitosa. A ciò si accompagna la difficoltà di trovare o mantenere il lavoro e la minore tenuta delle reti famigliari.

Particolare attenzione richiedono i minori e gli anziani non autosufficienti. Secondo recenti analisi, il bisogno di queste persone intercettato dal sistema pubblico dei servizi è pari al 20% del totale. Nell’area bolognese circa l’8% della popolazione metropolitana ha più di 80 anni, vi sono nuclei familiari sempre meno numerosi e, in più del 41% dei casi, unipersonali. La nostra popolazione diventa sempre più anziana, sola e in situazione di povertà, mentre dal 2008 la capacità di spesa per questi bisogni è andata contraendosi.

In questo quadro complesso si inserisce anche il tema della fragilità causata da illegalità, urgente quanto mai se, come si legge nella relazione della Direzione Antimafia luglio 2015 – giugno 2016, su Bologna si registrano 124 procedimenti nei confronti di soggetti legati ad attività mafiose.

In risposta a queste emergenze sociali, si sta costruendo un governo ancor più forte e coeso, che parte dalla creazione di una unica Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana, con il compito di affrontare e contrastare il crescente impoverimento e di dare garanzia di equità a tutte le cittadine e i cittadini metropolitani.
Il sistema del welfare pubblico si avvale inoltre di un’ampia rete di associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperazione e ONG che, in collaborazione con gli enti locali, si sono attivati in questi anni per dare risposte ai bisogni emergenti.
A ciò si affianca l’azione del mondo delle imprese: é stato istituito dalla Città metropolitana l'Albo metropolitano delle Aziende inclusive, a cui si possono iscrivere le imprese che si sono distinte per interventi di inclusione lavorativa di persone svantaggiate: un grande passo avanti sul tema della Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) e di territorio.

 

OBIETTIVI

Obiettivo primario del PSM 2.0 è il contrasto all’impoverimento, da affiancare allalotta alla povertà estrema, con l’apporto del terzo settore. È inoltre necessario consolidare la cultura della Responsabilità Sociale d’Impresa, e lavorare ancora sul tema del welfare aziendale e del welfare condiviso fra pubblico e privato, anche in un’ottica di politiche di genere e di pari opportunità.

Nel sostegno ai nostri giovani è importante intervenire anche con misure capaci di valorizzare il loro protagonismo, di assicurare spazi e risorse per l'ascolto, e consentire loro l’accesso semplificato alle opportunità di consulenza e servizio che le istituzioni mettono a disposizione.

È altresì necessario continuare nell’impegno per accoglienza, ascolto e ospitalità per donne che hanno subito violenza e attivare politiche sempre più puntuali capaci di dare risposte efficaci al fenomeno migratorio e renderlo sempre più una risorsa per il territorio metropolitano, anche come elemento di contrasto al costante invecchiamento della popolazione.

 
AZIONI

Reti cliniche e cure intermedie: qualità, efficienza, risparmio
Nuovi modelli sanitari e socio-sanitari per maggiore qualità, efficienza e risparmio
Il PSM 2.0 mira alla realizzazione di una rete ospedaliera integrata, per garantire una sempre più efficace continuità assistenziale, ferma restando la priorità di caratterizzare le vocazioni delle diverse strutture ospedaliere metropolitane.

Altro nodo cruciale è sviluppare le Case della Salute, costituite da comunità professionali multidisciplinari, che operano secondo il paradigma della medicina di iniziativa, intercettando le situazioni di fragilità. È infatti fondamentale implementare servizi di prossimità e organizzare la sussidiarietà anche al di fuori dei confini sanitari, ricercando sinergie con le altre politiche. Determinante è la piena partecipazione dei cittadini (e delle loro associazioni) che - messi nelle adeguate condizioni di conoscenza, competenza e autodeterminazione - diventano risorse per sé e per la comunità.

In questo quadro, é fondamentale incrementare l’assistenza domiciliare, con la possibilità di introdurre la nuova figura del geriatra di base, e valorizzare anche sui temi della salute la collaborazione con l’Università e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), per favorire la loro capacità di trasferire in tempi rapidi i risultati della ricerca sul piano assistenziale.

 

L’attenzione ai giovani
Un progetto integrato e condiviso per e con i giovani
Il “Progetto regionale adolescenza” dà voce e strumenti alla necessità di un disegno unitario e riconoscibile dei servizi e delle opportunità territoriali per gli adolescenti.

Il PSM promuove la costituzione del Coordinamento tecnico territoriale per l’infanzia e l’adolescenza, previsto dalla legge per rafforzare il raccordo tra le diverse istituzioni e soggetti anche privati che si occupano delle giovani generazioni e rendere interconnessi i servizi e le opportunità a disposizione.
Propone di far convergere le risorse all'interno di un quadro comune e lavora per facilitare l'accesso a risorse comunitarie, nazionali, regionali.
Fra i temi prioritari vi è la ricerca del benessere di bambini e adolescenti attraverso la garanzia di pari opportunità a livello educativo e sociale, il contrasto alle espressioni violente di disagio e il sostegno all’uso consapevole di internet, la promozione di una politica per i giovani che utilizzi strumenti di lavoro multidimensionali e multi professionali.

 

Il contrasto all’impoverimento e alle fragilità sociali
Più servizi contro l'impoverimento e per combattere le discriminazioni e la violenza di genere

Il PSM prevede una serie di interventi ad ampio spettro che sappiano cogliere le diverse manifestazioni del bisogno e della fragilità.
Prima di tutto è determinante sviluppare l’integrazione delle politiche attive del lavoro, poiché l’inclusione lavorativa rappresenta un elemento fondamentale per l’uscita da una condizione di fragilità.È poi necessario ripensare il sistema dell’offerta di servizi abitativi puntando alla sinergia fra pubblico e privato, con la messa a disposizione di immobili non utilizzati o sottoutilizzati da destinare ad alloggi a costo contenuto. Si punta a soluzioni abitative innovative e a basso costo: iniziative di housing sociale, abitazioni con servizi di mediazione, animazione e integrazione culturale, sperimentazioni di auto-recupero partecipate dai futuri destinatari degli alloggi, progetti di co-housing.
Occorre costruire una rete di servizi a sostegno degli anziani e delle persone non autosufficienti, con il sistema pubblico che diviene non solo gestore di servizi, ma anche e prima di tutto garante della qualità di un sistema di welfare che vede anche la presenza di servizi privati, ad esempio realizzando un servizio pubblico di consulenza e orientamento verso le diverse soluzioni offerte dal territorio, acquistabili anche con risorse proprie delle famiglie, quando non sussistano i requisiti di gravità che permettono la presa in carico nella rete dei servizi pubblici.
È inoltre fondamentale valorizzare e sostenere la figura del caregiver, sviluppare politiche conciliative anche in collaborazione con le imprese e ripensare in maniera più flessibile il sistema di accreditamento regionale.

Rispetto ai temi della discriminazione e della violenza di genere e sui minori è determinante continuare ad investire nei servizi di supporto ai percorsi di accoglienza delle donne maltrattate e dei loro figli, con percorsi post emergenza, che comprendano il raggiungimento dell'autonomia abitativa e lavorativa. Occorre consolidare la collaborazione fra il pubblico e le associazioni che si occupano di questi temi, evitando azioni frammentate e solitarie.
Serve inoltre sviluppare ulteriormente e coordinare un programma di sensibilizzazione, prevenzione e formazione a partire dalle scuole, ed una riflessione territoriale sul tema del ruolo della donna nel mercato del lavoro, per incentivare la cultura della parità dei ruoli, sviluppare percorsi volti all'autoimprenditorialità femminile, stimolare la responsabilità sociale di impresa in relazione alla parità di genere.

Infine, la Città metropolitana è in prima linea per la prevenzione della Corruzione e si candida ad assumere un ruolo di coordinamento delle Province del territorio nell'ambito della Rete regionale per l'integrità e la trasparenza, di recentissima costituzione. Vanno promossi maggiori livelli di trasparenza, con la compiuta attuazione della disciplina sull'accesso civico e definite, sviluppate e applicate le linee guida nella definizione dei bandi di gara.

 

Persone native migranti o di origine migrante
Accoglienza e integrazione per generare ricchezza sociale
Gli scenari demografici futuri stimano che la popolazione di origine straniera aumenterà di qui al 2020,soprattutto per l’incremento del numero di nati di origine migrante in Italia.

Nella consapevolezza che ciò rappresenta una ricchezza per un territorio che invecchia inesorabilmente, è necessario coordinare i servizi specialistici dedicati alla cittadinanza straniera e di origine straniera, promuovere l’accesso ai diritti e in particolare ai diritti di cittadinanza; implementare ulteriormente la programmazione per l’insegnamento della lingua italiana come lingua seconda e sviluppare azioni specifiche per i minori nativi migranti o di origine migrante.
Fondamentali sono la formazione degli operatori sui temi dell’intercultura e le iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione italiana residente (sui temi della convivenza, del dialogo interreligioso, del contrasto alle discriminazioni), creando occasioni di conoscenza e incontro nella comunità.

La Città metropolitana ha definito gli indirizzi per la nascita del sistema SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) metropolitano, in grado di strutturare stabilmente percorsi di accoglienza, accompagnamento e integrazione per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, attraverso équipe multidisciplinari, che operano e si integrano con i servizi sociali e sanitari dei diversi territori distrettuali.