Focus Appennino: strategie e obiettivi della nuova legge regionale sul Turismo

 

Il territorio metropolitano come area vasta a finalità turistica

panorama

Il rilancio del settore turistico, inteso come uno dei principali assi dello sviluppo economicoregionale attraverso un approccio innovativo ai temi dello sviluppo del turismo che supera l'ottica della valorizzazione unitaria del prodotto a favore di un modello che vede invece protagonista la “Destinazione Turistica” del territorio e la valorizzazione delle sue specificità. Sono queste le principali novità introdotte dalla legge regionale del turismo (n. 4 del 25 marzo 2016), che individua il territorio metropolitano come Area vasta a finalità turistica e assegna alla Città metropolitana il ruolo di Destinazione turistica.

Delle nuove opportunità offerte dalla normativa regionale, in particolare per quanto riguarda l'Appennino, si è parlato nell'incontro del 9 giugno a Palazzo Malvezzi con l'assessore regionale Andrea Corsini, il vicesindaco metropolitano Massimo Gnudi e i tecnici della Città metropolitana, Giovanna Trombetti e del Tavolo Appennino, Marco Tamarri. L'appuntamento rientra nell'ambito del Focus sull'Appennino metropolitano, lo strumento previsto dal Patto per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale, con l'obiettivo di costruire un vero e proprio piano di sviluppo per le zone montane.

Puntare alla massima integrazione tra sistemi produttivi (rete ricettiva, artigianato, sistema agricolo, servizi, commercio di qualità) e promuovere opportunità imprenditoriali e di diffusione dell'innovazione, il tutto con l'obiettivo di aumentare la permanenza media del turista sul territorio bolognese sono le priorità individuate nell'incontro al quale hanno partecipato numerosi amministratori e rappresentanti delle associazioni economiche e di categoria del territorio metropolitano.

Gli elementi di maggiore rilevanza che hanno determinato la scelta della Città metropolitana a candidare il proprio territorio ad Area Vasta e che rappresenteranno le priorità nella definizione delle future strategie, sono individuabili:

● nelle dotazioni infrastrutturali: Aeroporto e Alta velocità assicurano a Bologna e al suo territorio un'ottima accessibilità nel contesto sia nazionale che internazionale; Bologna Fiere S.p.a. che continua a rappresentare uno dei principali attrattori economici e turistici del territorio

● nella forte capacità di traino del Comune capoluogo con le sue caratteristiche di Città d'Arte che ha saputo proporre modelli innovativi nei servizi dedicati all'attrattività (quali ad esempio l'esperienza di Bologna Welcome) e arricchire le risorse destinate a tali servizi tramite la tassa di soggiorno

● nell'alto livello di competenza nella attività di valorizzazione delle specificità territoriali grazie alla presenza di strutture quali il Tavolo del Turismo per l'Appennino Bolognese l'Area Imolese, tramite la Società Turismo Area Imolese (S.t.a.i/IF)

● nella capacità di progettare interventi anche in aree turisticamente meno mature Area vasta a finalità turistica Bologna

● nella capacità di assicurare un'offerta unitaria del territorio metropolitano, capace di integrare la valorizzazione del territorio di montagna e di pianura in maniera integrata con la Città Capoluogo

● nei risultati delle politiche di promozione poste in essere negli ultimi anni, che hanno trovato riscontro positivo nella crescita dei flussi turistici sul territorio, anche in rapporto alle dinamiche del restante contesto regionale

● nella capacità progettuale del territorio di costruire logiche integrate di intervento e di collaborazione con le aree contigue extraregionali ed intraregionali

● negli obiettivi della progettazione strategica metropolitana: le linee di indirizzo del nuovo PSM prevedono, infatti, la definizione di strumenti unitari e condivisi per la promozione del turismo di Bologna metropolitana, finalizzati ad un aumento della attrattività nazionale e internazionale della Città e del suo territorio.
 
Nei prossimi mesi la Città metropolitana definirà insieme alle Unioni di Comuni e al Comune di Bologna, in accordo con il sistema delle imprese, le strategie e le priorità su cui opererà la Destinazione turistica

Per quanto riguarda in particolare lo sviluppo del territorio montano, la Città metropolitana può avvalersi di un ventaglio di esperienze già avviate in quanto il Protocollo di Intesa per la promozione congiunta dell'Appennino bolognese come destinazione turistica e il Tavolo dell’Appennino sono strumenti che concorrono alla Destinazione Turistica in sintonia con il nuovo quadro normativo regionale, che offre adesso gli strumenti adeguati per potere operare e sviluppare a pieno le innovazioni contenute nella legge, anche per la messa a sistema dell’Appennino.

 
LINK UTILI