Il Comitato Promotore Bologna 2021 è stato costituito il 14 dicembre 2011. È l’organo decisionale del processo di piano, i cui soci fondatori sono la Regione Emilia Romagna, l’ex Provincia di Bologna, ora Città Metropolitana, e il Comune di Bologna. Il Comitato è stato presieduto fino a gennaio 2014 da Beatrice Draghetti (Presidente dell’ex Provincia di Bologna) e da Virginio Merola (Sindaco del Comune capoluogo); oggi la presidenza è affidata a quest’ultimo in qualità di Sindaco di Bologna e della Città Metropolitana.
Nei mesi successivi alla sua costituzione, hanno aderito al Comitato tutte le Associazioni/Unioni dei Comuni, l’Università di Bologna, le maggiori associazioni sindacali e di categoria del territorio.
A esso, spetta la determinazione delle priorità di interesse generale per lo sviluppo dell’area metropolitana bolognese attraverso il confronto e la collaborazione con enti pubblici, soggetti e organizzazioni private espressioni delle forze sociali, economiche, culturali e ambientali, al fine di definire obiettivi e progetti condivisi per lo sviluppo dell’area metropolitana bolognese.
I lavori del Comitato Promotore e il processo di pianificazione attivato si sono intrecciati con la stagione delle riforme degli enti locali, riavviata nell’estate 2013, che ha portato all’approvazione della legge 56/2014 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, nella quale sono state poste le basi per un rilancio del valore della pianificazione strategica a livello nazionale in termini rinnovati: la Città Metropolitana ha come sua primaria funzione la redazione di un piano strategico di valenza triennale con aggiornamenti annuali. Da strumento volontario di governance istituzionale multilivello, il piano strategico si trasforma in atto di indirizzo “per l’esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni dei comuni” (art. 1, comma 44 a) che la Città metropolitana dovrà obbligatoriamente far proprio per assicurare “la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano” (art. 1, comma 2).