Manifattura, nuova industria e formazione

 

Manifattura e innovazione

Le basi dell’industria 4.0: tecnologia innovativa e contaminazione tra creatività e tradizione industriale

 

SCENARIO

Con 100 mila imprese e la presenza di cluster industriali e tecnologici, tecnopoli, incubatori, acceleratori, hub, spazi di coworking, fablab, il territorio bolognese è caratterizzato da una forte vitalità e costituisce il contesto ottimale per la nascita di startup innovative e per lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali.
La manifattura rappresenta uno dei punti di forza del territorio bolognese, anche se molte micro e piccole imprese sono state vittime della recente crisi economica.
Nonostante Bologna registri il miglior tasso di occupazione tra tutte le città metropolitane, permangono valori alti di disoccupazione giovanile e femminile, e una debole ripresa dell'occupazione nell'industria. A partire dalla crisi del 2008 le istituzioni hanno lavorato in modo coeso e con soluzioni originali per mantenere le attività produttive esistenti e salvaguardare l’occupazione, e tutto il sistema ha dimostrato di saper reagire per minimizzare l'impatto sociale. La Città metropolitana, il Comune di Bologna e tutte le Unioni e i Comuni del territorio, assieme agli stakeholders pubblici e privati, hanno dato avvio con il PSM 2013 a una grande azione di rilancio della cultura tecnica, puntando sulle competenze tecniche e scientifiche delle e dei giovani del territorio e sulla relazione virtuosa fra scuola, sistema produttivo e territorio.

 

OBIETTIVI
La Città metropolitana, assieme alle Unioni dei Comuni, intende creare un ambiente favorevole per la creazione di nuovi “ecosistemi industriali” e promuovere la contaminazione tra industria tradizionale e industria creativa, per creare innovazione e visioni alternative per il futuro.
L’industria 4.0, governata dall’intelligenza artificiale, nel territorio metropolitano bolognese ha l’obiettivo di essere human friendly, coniugando robotica, automazione e creatività. Il Tecnopolo rappresenterà l'infrastruttura fisica che accoglie e valorizza il sistema metropolitano dell'innovazione.
La Città metropolitana intende potenziare la propensione a fare impresa, facendo di Bologna un luogo in cui le buone idee si trasformano in progetti concreti, orientando le nuove imprese verso temi strategici: l’economia circolare, l’imprenditorialità della cultura, del nuovo turismo, del digitale e dei servizi innovativi ad alta intensità di conoscenza.

 
AZIONI

Promozione di nuova impresa e maggiore imprenditorialità
Un’incubatrice delle nuove idee: la città metropolitana come Start up Valley

La città metropolitana di Bologna intende posizionarsi nel contesto nazionale e internazionale come una vera e propria “Start up Valley”. Per ottenere questo risultato occorre favorire una maggior imprenditorialità, orientare la promozione di nuove imprese verso alcuni temi strategici, come l’economia circolare, la cultura e il nuovo turismo.
La formazione dei giovani deve incentivare la propensione all’autoimpiego anche come risposta alle criticità occupazionali, attraverso un’adeguata formazione che parta dalle scuole.
Sarà opportuno prevedere una nuova finanza di sostegno e una fiscalità dedicata, l’offerta di servizi e percorsi di accompagnamento, la disponibilità di luoghi (edifici, terreni agricoli, spazi industriali) per stimolare la creatività, favorire lo sviluppo delle startup, creare rete e collaborazione tra progetti.

 

Sviluppo metropolitano per la buona occupazione
Rilanciare un’occupazione di qualità

Per innalzare il tasso di occupazione e riportarlo, entro il 2020, ai livelli pre-crisi, la Città metropolitana intende legare ogni azione di sviluppo alla possibilità di quantificare quale sarà l'impatto sull’occupazione, attraverso accordi che coinvolgano le organizzazioni sindacali: il metodo è quello di un’alleanza salda e duratura tra istituzioni, mondo del lavoro, mondo delle imprese e territorio.
Per perseguire tali obiettivi occorre: mettere in relazione risorse finanziarie pubbliche e private per l’inserimento lavorativo di target specifici, raccogliere informazioni sul fabbisogno di personale e aziende disponibili all’inserimento lavorativo, co-progettare nuove modalità di inserimento di giovani e persone fragili e svantaggiate, occupandole anche nei progetti di innovazione sociale.

 

Lo sportello unico per le imprese
Per rendere il fare impresa semplice ed efficiente
Per accompagnare lo sviluppo si prevede dal 2019 l’attivazione di un SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) metropolitano: un centro che accompagni in modo personalizzato e qualificato gli investimenti per gli insediamenti produttivi strategici, garantendo certezza dei tempi e semplificazione di tutti gli iter autorizzativi.
Il PSM 2.0 si attiva affinché gli enti che maggiormente influenzano i procedimenti autorizzativi – Sovraintendenza, Vigili del Fuoco, Arpae, AUSL, Autostrade, Ferrovie, altri enti – contribuiscano per la parte di loro competenza a garantire certezza dei tempi e interventi di velocizzazione degli iter.

 

Istruzione e formazione come leve per lo sviluppo
Un percorso al servizio della conoscenza e della buona occupazione
Istruzione e formazione sono infrastrutture immateriali necessarie per la crescita, lo sviluppo del capitale umano e le politiche attive del lavoro: per incrementarne l’efficacia occorre che le istituzioni dialoghino sempre di più con le imprese e il terzo settore, coinvolgendoli in qualità di soggetti formativi e co-progettando percorsi di istruzione e formazione.
È necessario studiare modelli efficaci di alternanza scuola/lavoro e sviluppare una Rete metropolitana per l’apprendimento permanente degli adulti. La mobilità internazionale deve diventare tratto distintivo del territorio, anche tramite azioni di internazionalizzazione dei curricula, che possano valorizzare le competenze degli allievi stranieri o di origine straniera.
Si deve promuovere una relazione privilegiata con l’Università, che garantisca sinergie di azione diversificate per la formazione dei formatori, per lo studio di una didattica innovativa, per lo sviluppo di progettazioni e ricerche di interesse comune.
Il PSM 2.0 si assume infine l’impegno di dedicare un’attenzione speciale alla relazione fra sistema educativo e parità di genere, per abbattere il pregiudizio per cui la cultura tecnica e scientifica non può essere approcciata dalle donne al pari degli uomini e per costruire sbocchi occupazionali che contrastino le discriminazioni di genere.

 

La cultura tecnico-scientifica come brand del territorio metropolitano

Scienza e tecnica come motori di un nuovo modo di apprendere
L'area metropolitana bolognese deve la sua crescita all'investimento nei saperi, in particolare in quelli tecnico-scientifici. L’azione sviluppata negli ultimi anni per il rilancio della cultura tecnica ha portato a un incremento degli iscritti agli istituti tecnici pari al 1,9% nell’ anno scolastico 2017-2018.
Se si vuol fare della cultura tecnico scientifica un “brand del territorio” occorre stimolarla già a partire dalle scuole primarie e secondarie di primo grado.