Nel 2011 Bologna si è classificata al primo posto in Italia per qualità della vita, pur non raggiungendo risultati eccellenti in nessuno degli indicatori utilizzati. Tuttavia, questo posizionamento non corrisponde pienamente ad analoga percezione da parte dei cittadini che lamentano un abbassamento generale delle condizioni di benessere, l’indebolimento di quei vincoli di solidarietà sociale e di quell’identità che hanno sempre caratterizzato la città.
Una città che si sente, a volte, minacciata e infastidita dalla presenza dei numerosi studenti fuorisede e dei numerosi immigrati così diversi anche tra loro. Una città che lamenta un’offerta non sufficiente nel campo dei servizi sociali, specialmente di cura (nidi e anziani), e un’offerta non sempre efficiente dei servizi sanitari.
Il Tavolo riflette sui diversi ambiti che concorrono a creare benessere e coesione sociale sia sul piano concreto dei servizi offerti/da offrire ai cittadini, sia sul piano più immateriale, ma altrettanto importante, della percezione di benessere e coesione sociale che devono avere i cittadini stessi per poter adeguatamente contribuire e rispondere alle politiche che sono/dovranno essere messe in campo.
Il Tavolo fa emergere e sostenere visioni e progettazioni che privilegiano l’attenzione e il focus rispetto alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini, piuttosto che alle modalità erogative dei servizi stessi, ispirandosi ad una visione della sussidiarietà che non è esternalizazione dei servizi, ma piuttosto collaborazione e integrazione delle prestazioni riepttivamente assegnate alla cura delle istituzioni e dei privati nello spirito della solidarietà.
In particolare, il Tavolo approfondisce visioni e progettazioni relative ai seguenti ambiti: